mercoledì 4 luglio 2012


Pubblicato in data 14/mar/2012 da 
A distanza di due anni, Pietro di Grusa, precario da 27 anni, fermato finora da finte promesse, ricomincia lo sciopero della fame.
E' da solo, ma non rappresenta se stesso.. lotta per i giovani e per tutti quelli che nella sua stessa situazione hanno creduto che rinunciare alla loro stessa vita fosse la scelta migliore.
Lotta per i suoi fratelli come lui stesso li definisce, che gli hanno lasciato dentro una luce che vuol fare continuare a splendere.
I suoi occhi cupi e pensierosi, rispecchiano perfettamente l'anima di un uomo con una straordinaria voglia di vivere, ma al quale non viene consentito di farlo serenamente..
un uomo come tanti, che con il lavoro ha perso anche la famiglia, la casa, la sua dignità.. un'uomo che ancora nonostante tutto spera in un cambiamento ma che annuncia il suo sciopero della fame come "l'ultimo".
"Se mi costringeranno morirò qui davanti" queste alcune delle parole di Pietro che rimarrà di fronte la regione ogni giorno dalla mattina alla sera, fino a quando non otterra risposte certe,
Spero sinceramente che la gente si stringa alla sua persona e alla sua causa, aperta a chiunque voglia appoggiarla..
A lui e a tutte le persone che dentro se stesse vivono un totale stato d'abbandono e d'isolamento, la mia totale solidarietà e il mio sincero appoggio.. Siate forti e non dimenticate mai il vostro valore...e ciò che siete per chi con amore vi sta intorno..
Aiutiamo Pietro, parlando di lui..ancora è in vita!

Chiunque volesse contattarlo può farlo qui:https://www.facebook.com/PIETROSALVO

vi prego aiutiamo questo giovane uomo ridotto alla disperazione più nera .... anche poco puo' fare tanto se siamo uniti 

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